Che cos’è “Città in residenza”
Nell’ambito di Artificio – Centro Culturale Urbano Diffuso, è stato sviluppato il progetto “Città in Residenza”, con l’obiettivo di creare concept innovativi che valorizzino le specificità del territorio comasco. Tale progettualità sviluppa al suo interno due percorsi paralleli, uno di arte partecipata, in collaborazione con Fondazione Antonio Ratti, progetto Radici e Ali e Comune di Como, condotto dagli artisti Matteo Rubbi e Carlo Spiga; l’altro di design urbano, in collaborazione con Politecnico di Milano e Comune di Como.
SPAZI URBANI RIQUALIFICATI – PARCO DI VIA ANZANI
Artificio e Radici e Ali con la collaborazione di Fondazione Ratti e Comune di Como, hanno invitato i cittadini ad un’occasione di “cittadinanza attiva”: Trasformiamo insieme il Parco di via Anzani. Con gli artisti Matteo Rubbi e Carlo Spiga (esperti in processi di partecipazione) da fine aprile ad ottobre 2015, si è svolto un percorso per trasformare, riqualificare, valorizzare il Parco di via Anzani, per farlo tornare ad essere un luogo vivo e renderlo insieme un posto più bello e accogliente.
Nei primi 2 weekend di maggio 2015 (2-3 e 9-10) si sono svolte quattro giornate di laboratori, gratuiti e aperti a tutti, per immaginare, proporre, discutere cosa ci piacerebbe vedere realizzato nel Parco di via Anzani. Per poi andare, nei mesi da giugno ad ottobre, a realizzare le idee raccolte e “promosse” dal gruppo di cittadini coinvolto.
Il cambiamento può partire da noi.
L’utopia è là nell’orizzonte.
Mi avvicino di due passi e lei si distanzia di due passi.
Cammino 10 passi e l’orizzonte corre 10 passi.
Per tanto che cammini non la raggiungerò mai.
A che serve l’utopia?
Serve per questo: perché io non smetta mai di camminare.
Eduardo Galeano
Gli artisti
MATTEO RUBBI (SERIATE,1980)
Studia pittura presso l’Accademia di Brera, Milano, diplomandosi in arti visive nel 2005. Nel 2006 partecipa al Corso superiore di arti visive presso Fondazione Ratti di Como (Visiting professor: Marietiça Potrc). Nel 2007 fonda, insieme a Emiliana Sabiu e Marco Colombaioni, l’associazione Cherimus, con sede a Perdaxius, nel SulcisIglesiente, in Sardegna. Obiettivo dell’associazione è di innescare un rapporto nuovo tra arte contemporanea e territorio. Nel 20082009 partecipa al programma di residenza Le Pavillon, Palais de Tokyo, Parigi. Nel 2011 vince l’VIII edizione del Premio Furla, e nel 2012 è artista in residenza presso ASU Art Museum, Tempe, USA. Ha esposto con mostre personali alla Fondazione Querini Stampalia, Venezia, alla GAMeC di Bergamo, all’ ASU Art Museum (Combine Studios), Phoenix. Ha partecipato a progetti e mostre collettive in diversi musei e centri d’arte quali: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Castello di Rivoli, Torino; Palais de Tokyo, Parigi; CNAC Le Magasin, Grenoble; PAC, Milano; GAMeC, Bergamo; Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano; MAN, Nuoro; MAXXI, Roma;MACRO, Roma; Isola Art Center, Milano.
CARLO SPIGA (CAGLIARI, 1983)
Dal 2010 collabora con l’associazione Cherimus partecipando a numerose mostre presso: MACC, Museo d’arte contemporanea di Calasetta, MAN, Museo d’arte della provincia di Nùoro, GAM, Galleria d’arte moderna, Milano, NGBK & Künstlerhaus Bethanien, Berlino, Artissima Lido, Torino, GAMeC, Bergamo, MACRO, Roma, MAXXI, Roma. All’attività di artista Carlo Spiga affianca quella di musicista/performer, con il progetto Makika e collabora con studiosi, musicisti di diversi ambiti per installazioni, performance e pubblicazioni. Nel 2010 ha partecipato al First Symposium of the ICTM Study Group on Multipart Music. Nel 2012 è stato selezionato per il CSAV Fondazione Ratti, nel 2014 ha preso parte a The Variable Series#9 workshop del percussionista giapponese Seijiro Murayama, tenuto presso O’, Milano e nello stesso anno è stato tra gli artisti selezionati di Aperto_2014_art on the border, a cura del distretto culturale della Valle Camonica.
SPAZIO VESTITO
“Spazio Vestito” è un workshop con gli studenti del Laboratorio di Sintesi Finale del 2° anno di Laurea Magistrale in Design della Moda del Politecnico di Milano. Il Laboratorio, coordinato dal prof. Arturo Dell’Acqua Bellavitis e condotto da Rossana Gaddi e Paolo Castagnetti, docenti della Scuola del Design, ha portato alla realizzazione di 7 progetti per la valorizzazione delle aree verdi di Como, attraverso l’analisi della storia e della cultura comasca legata alla seta e alla moda. La città è stata quindi analizzata dal punto di vista morfologico, storico e territoriale, lasciando agli studenti la libertà di trovare in assoluta autonomia i riferimenti visivi per la definizione dei cardini dei progetti, per favorire l’emersione di punti di vista assolutamente personali, mai imposti o vincolati.
Obiettivi del workshop e risultati
L’obiettivo è stato quello di creare concept innovativi che valorizzino le specificità del territorio comasco. I risultati del laboratorio svolto dagli studenti del Politecnico di Como sono sette concept di progetto che spaziano dall’arredo urbano alla comunicazione, fino ai servizi per il cittadino, il turismo e lo sport. Tutti hanno una forte identità comune: riscoprire la cultura legata al distretto serico comasco, grandissimo serbatoio di conoscenza, storia e saper fare troppo spesso dimenticato o associato al semplice dato industriale e produttivo.