Giuseppe Cascone cura per Nanaré Art la mostra: “Di Donne in Donna”, in cui due artiste di Seregno, Elisabetta Orsenigo e Anna Bellu (BettyBellù) ed un’artista di Pavia, Claudia Ferrari, si incontrano nel ridefinire se stesse: donne.
Nella loro arte materica dove spesso il colore ed i supporti sono elementi di riciclo portati a nuova vita, l’immagine della donna si rigenera in una nuova identità. E’ un abbraccio da donna a donna. Non una conquista ma un procedere insieme su un percorso di scoperte ed emozioni comunicate nel linguaggio segreto dell’intimità femminile.
BettyBellù è il nickname di Elisabetta Orsenigo e di Anna Bellù.
Betty ed Anna creano insieme, a quattro mani, opere pittoriche intense e singolari dal 2014.
Il lavoro eseguito sulla stessa tela si riconosce facilmente per alcuni dettagli attribuibili a ciascuna di loro mentre la complementarietà di carattere e di tecnica pittorica le unisce con successo nella interezza dell’opera, dotando le loro realizzazioni di un corretto senso dell’equilibrio e di una sintesi formidabile di segno e di pensiero. Anna E Betty sono come due poli opposti che si attraggono , razionalità ed istinto, luce e ombra che si coniugano con successo nei dipinti.
Un aspetto che le caratterizza è il “riuso” di materiali di risulta come supporto delle loro opere o come strumento per la loro realizzazione. Le tele sono quasi sempre auto-costruite con un tessuto industriale che viene appositamente lasciato originale sul retro dell’opera. Le due artiste spesso contaminano porte, pannelli, vecchi tavoli o altri oggetti dismessi con la loro arte donando a questi materiali nuova vita e nuovo valore. Il riuso è una caratteristica che non riguarda solo i supporti delle opere ma anche i colori per dipingere sono recuperati da varie sostanze naturali. Le artiste utilizzano molto spesso la cenere originata dalla combustione di stufe o di camini come pigmento per la stesura, in forma di tratto o di colatura, di gradazioni armoniche di chiari o scuri molto singolari e riconoscibili. la commistione con sabbie o argille consente di classificare i lori lavori come appartenenti alle nuove tendenze green o eco sostenibili.
Betty e Anna non avrebbero mai nemmeno iniziato questa riuscita attività artistica se non le avesse accomunate uno spiccato gusto del bello e la grande passione per le novità. Estetica e ricerca quindi sono gli aspetti che determinano l’intensa originalità sia del loro lavoro sia del loro vivere quotidiano
Seguendo un impulso espressivo scatenato dalla ricerca di una propria identità visiva, l’artista declina 18 anni di esperienza nel graphic design in schizzi, acquarelli e tele decise e introspettive. Studi di sociologia e psicologia dell’arte, affiancati a sperimentazioni in serigrafia, illustrazione digitale e disegno tessile, l’accompagnano in un percorso di congiunzione tra indagine interiore ed espressività artistica.
Grazie all’incontro con Rebecca Crowell e Jerry McLaughlin scopre la pittura ad olio contemporanea basata su sedimenti e solventi, costruzione e distruzione. Metodologia alla base delle ultime realizzazioni. La sua produzione indaga sulle deformazioni intestine di sentimenti, emozioni e pensieri nel loro percorso da parti del sé a schegge di identità mutata e mutilata.